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Niente Sesso, siamo tecnologici! E se proprio deve che sia a portata di APP.... - Pollicino era un grande
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Niente Sesso, siamo tecnologici! E se proprio deve che sia a portata di APP….

Baratterei tutta la mia tecnologia per una serata con Socrate.
Steve Jobs
 

Se uno dice coppia, immagina due sagome sullo sfondo del mare, due mani che si stringono, bocche che sussurrano dolci parole, il tramonto che le immerge di colore mentre i gabbiani cantano il loro saluto alla giornata che finisce. Niente di più lontano dalla realtà al giorno d’oggi. Perché la coppia di oggi è immersa in un mare ma di tecnologia e rischia di annegarci se non fa attenzione. Il monito era già arrivato ma una ricerca pubblicata ieri da Repubblica lo rinnova con entusiasmo. Pare che infatti, siano due milioni gli italiani stressati dalla tecnologia con pesanti riflessi sulla vita di coppia. Come mai? Provate ad immaginare la stessa coppia di prima, ma con intorno cellulari, tablet, Account Facebook e Twitter da aggiornare sul momento, foto da scattare e il sole che finisce con il tramontare tristemente, mentre i gabbiani scelgono di volare altrove. Il disegnatore di fumetti messicano Pablo Stanley, aveva riprodotto questa situazione molto bene qualche tempo fa nella striscia chiamata “Fuori a cena”, dove la coppia è immersa nella tecnologia ma isolata  se stessa, dove l’intimità non esiste se non nelle foto da mostrare agli altri come un trofeo senza anima che finisce con il far star male il rapporto e affaticare la relazione.

Si parla quindi di Tecnostress ,un problema attuale perchè colpisce notevoli lavoratori e non solo. Se ne comincia a parlare relativamente alle tante categorie che hanno a che fare con la tecnologia in maniera massiccia, come call center e lavoratori delle imprese di information techonology, pubblicitari ma anche commercialisti. Un testo interessante sul tema è il libro del giornalista Enzo Di Frenna “Tecnostress in Azienda” che mostra come il carico di lavoro crei la situazione di abuso della tecnologia fino allo stress da tablet e smartphone, il non poter non rispondere a nessun messaggio a nessuna ora, con i relativi cali di concentranzione, insonnia, ipertensione, stanchezza cronica. Una problema rilevante tanto da richiedere l’attenzione degna delal sicurezza sul lavoro. Questa forma di stress dovuta alla tecnologia, appunto, provoca ansia, rende irritabili, fa dormire poco, peggiora la qualità della vita e si insinua anche nel privato.

Come? Rende il desiderio dell’altro difficile, la libido cala, la relazione soffre e il sesso viene messo da parte. Lo studio, portato avanti dalla  società Net dipendenza Onlus, che si occupa di dipendenza da computer, web e cellulari da molti anni, è stato condotto con interviste a professionisti di vari settori ma tutti con un legame speciale alle telecomunicazioni. Cosa accade? Che il web, le email ma anche i social, prendono talmente tante energie da non averne più per la relazione, inoltre, il legame con la tecnologia diventa talmente forte che quello con il partner passa il secondo piano. Semplicemente si finisce con il non avere più tempo per altro. Il desiderio non si sente più. La voglia di incontro, di fare sesso si affievolisce, una vera e propria astenia sessuale che impoverisce i contatti con le persone vicine per restare sempre in contatto con tutto il resto del mondo.

Tecnicamente si abbassa il livello di testosterone, l’ormone maschile collegato alla libido sessuale nell’uomo. L’abbassamento è normale dopo i 45% o in concomitanza con altre sintomatologie ( problemi agli organi sessuali, diabete, obesità, dipendenza da oppiacei etc) ma in casi di stress si nota una sua riduzione. Nei casi di cui si parla, si tratta di uomini sanissimi ma con un progressivo allontanamento dalla vita sessuale e relazionale per un aumento della vita “virtuale” legata a profili, email, social che li rende dipendenti dalla relazione con pc, mac e smartphone dimenticando sempre di più la relazione off line. Tanto che l’oggetto del desiderio diventa il proprio cellulare e quello che ci permette di fare e anche durante il rapporto sessuale molti non fanno a meno di tenerlo con se. Ma a ben guardare, quello che colpisce, è che il sesso che viene a mancare è quello nella relazione, quello che ci racconta e costruisce legami. Se alcune energie restano dopo tanta scorpacciata di tecnologia, queste vengono spinte alla ricerca di rapporti veloci e a portata di click. La superficialità dell’incontro erotico infatti, sembra incoraggiata da APP e chat. Quello che ne esce è il quadro che penalizza le relazioni di coppia dove ci sia un impegno a costruire insieme mentre facilita i brevi amplessi con amici e sconosciuti ( basta leggere questo articolo per avere qualche idea in merito: Il sesso ai tempi del Gps).

Il proliferare di software che permettono di consumare appuntamenti ed appettiti in fretta, danno da pensare, messi in relazione con la mancanza di sesso nelle coppie formate, con la difficoltà a fare la fatica di portare avanti storie di coppia anche di lunga durata. 

L’intimità, la sessualità, l’incontro con l’altro hanno bisogno di tempo e dedizione, di gesti dedicati e di attenzioni. Lo spazio della coppia, che sia nel letto che a cena, deve essere protetto e diventare speciale. Parlare, raccontarsi, toccarsi sono elementi che non possono mancare sul lungo periodo in una coppia. Non prendersi cura di questi aspetti porta uno scollamento del legame fino alla rottura, la storia comune deve nutrirsi anche di tempo e se tutto quello che si ha lo si investe nella propria immagine online, ne resterà molto poco da mettere nella coppia. Certo, un calo di testosterone si cura, ma tutto inizia con la consapevolezza di cosa significa relazione e cosa si vuole e con l’educazione anche degli adulti a dare la giusta importanza alla tecnologia e alla parte di loro che di questa di arricchisce, che si mostra al mondo con tutta la superficialità accettata dai social dove siamo tutti belli e vincenti. Si diceva di spegnere la televisione a tavola, che i bambini si perdevano nei cartoni, ecco, l’adulto si porta il cellulare a letto, si fa le foto mentre chiede di sposarlo alla sua compagna e il sorriso che fa lo rivolge in camera e non a lei. Quel sorriso assente pesa su tante unioni.

Pollicino:  Ognuno con il suo tablet
L’Orco : Il lasciarsi invadere dalla tecnologia senza creare uno spazio “salvo”
L’arma segreta :  Il dialogo, un posto senza elettricità o anche solo spegnere ogni tanto la tecnologia
Marzia Cikada

She - Her Psicologa, psicoterapeuta, sex counseling, terapia EMDR per il trauma. Incontra persone che vogliono stare meglio, a partire dall'adolescenza. Nel suo spazio ogni persona può sentirsi a casa. Ha creato il progetto Vitamina di Coppia, con la collega Sara De Maria. Riceve online e nei suoi studi di Torino e Torre Pellice.

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