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Two is mil che one! Essere una coppia che dura... - Pollicino era un grande
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Two is mil che one! Essere una coppia che dura…

Dona a chi ami ali per volare, radici per tornare, e motivi per restare.  DALAI LAMA

L’amore non bisogna implorarlo e nemmeno esigerlo. L’amore deve avere la forza di attingere la certezza in se stesso. Allora non sarà trascinato, ma trascinerà.   HERMANN HESSE

 

Cosa succede dopo la fine delle favole? Quando si chiede l’ultima pagina del libro o scorrono i titoli di coda del film? Cosa succede quando la coppia è nata, l’amore ha trionfato e le due parti della mela si sono unite? Può davvero essere per sempre? O almeno durare?

Si diventa coppia dopo che il tempo ha sbollito la passione degli inizi. Quando si inizia a costruire una personale e speciale quotidianità, la stessa che poi potrebbe diventare stretta e faticosa. Si diventa coppia dopo molto più di 5, 9, 11 mesi. Quando ci si annoia insieme senza provare colpa, quando si può anche non fare l’amore, quando la macchia sulla camicia non diventa un incubo di impresentabilità, quando si fanno spallucce davanti a quel difetto, quando al mattino e senza trucco è possibile venir trovati attraenti, anzi, anche di più.

L'amore che Dura

La stabilità è spesso ritenuta la fine della passione, dell’amore. Eppure molte coppie riescono non solo a diventare stabili ma a restare unite e felici. A vivere con piacere il tempo che passa, gli anniversari che si seguono uno all’altro, il metter su un poco di pancetta e qualche capello bianco. Cosa rende una coppia duratura e serena, potremmo persino dire felice?  Quando il sogno, il progetto si è realizzato (la casa, i bambini, il lavoro, andiamo in campagna, andiamo in città), cosa rende una coppia capace di resistere?

Sono chiaramente diversi gli aspetti che si incontrano nel valutare la salute di una coppia. La coppia è un gioco di equilibri, tra le storie passate, con le famiglie di origine, un gioco facile alla rottura molto spesso, che piccole cose rendono fragile (Natale dai miei o dai tuoi?). La misura del  POTERE delle parti deve essere calibrata. Bisogna imparare a distribuire in maniera equa il potere di ognuno, giocarlo anche in campi diversi (chi in cucina, chi a letto, chi sul pratico, chi nella gestione delle emozioni) imparando ogni tanto a scambiarsi i ruoli, anche solo per capire perchè li avevamo decisi. Dura la coppia che scopre che, in fondo, non esiste mai solo una verità, ma tutto è relativo tranne il fatto che il tiro alla fune non paga mai. Lì si perde entrambi.

 

Gratitudine e  Apprezzamento

 

 

Sara Algoe (2012) dottorata in psicologa sociale, ha trovato nuove prove che dimostrano come, le coppie più unite, siano quelle che manifestano la reciproca soddisfazione e che sanno ringraziare. Apprezzate chi avete accanto e sappiate dire grazie per quello che, ogni giorno, dedica alla coppia in energie, tempo, piccoli gesti di cura, ascolto. L’emozione positiva della gratitudine rinforza la relazione, rende migliori le interazione.

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Quando parliamo di coppie che stanno insieme da molto tempo , scopriamo che non sono più i massimi sistemi a farle stare insieme ma la miriade di piccole cose che riempiono i giorni. Proprio le minuzie possono fare la differenza, anche perchè, diciamolo pure, non si ha sempre il tempo di organizzare grandi sorprese, spesso per mancanza di tempo e di denaro. Quanto queste attenzioni arrivano, ringraziamo, diamogli il giusto tempo, non passiamo subito oltre. Diciamo a chi amiamo anche solo “questa maglietta ti sta veramente bene” o “oggi con i bambini mi sei proprio piaciuto“. Non diamo per scortato che debbano saperlo!

 

Fare Attenzione all’altra parte della Mela

 

Molte coppie finiscono la loro vita insieme quando una delle due parti finisce con il sentirsi “invisibile”. Allora spesso si cerca una soluzione, dentro o fuori che sia, se non si muove nulla in nessun caso, ecco che la coppia si spegne.  La psicologia positiva consiglia alle coppia di allenarsi con la mindfulness, gli insegnamenti Zen,  lo yoga. Questo perchè aiuta la coppia a comprendere i molteplici aspetti positivi del presente di coppia. Quello che rende preziose queste pratiche è che insegnano la consapevolezza e la presenza mentale, cioè quanto sta accadendo nel presente momento.

D’altronde è proprio la disattenzione che fagocita molte unioni. Non parliamo solo del non rendersi conto che un partner o una partner siano andati dal parrucchiere, ma anche tante altre piccole cose che riempiono  ogni singolo giorno. Molte coppie aspettano la crisi per provare a cambiare lo stato delle cose, ma è bene prendersene cura appena ci rendiamo conto che qualcosa non va e possiamo rendercene conto solo se facciamo attenzione, se siamo consapevoli di quello che proviamo come individuo e come coppia.

Osservate, in silenzio, la nostra coppia. Cosa vedete? Vi piace? Cosa lo rende speciale? Quali sono i piccoli cambiamenti del volto di chi avete di fronte ai vostri racconti? Quali le piccole rughe che trovate sexy, quale il profumo dei suoi capelli?

 

Proteggere la Vostra Storia di Coppia

 

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Ogni coppia ha una sua storia unica e una sua mitologia. Ci siamo incontrati perchè…ed ecco un piovere di aneddoti fantastici, giochi del destino, quella macchina che non partiva, quel passaggio richiesto, quella festa a cui non si voleva andare, quello speciale sabato sera, quegli amici che insistevano.

Quale è il vostro MITO?

Intorno a quel piccolo mito, molte coppie costruiscono una loro e personale magia. Una storia fatta di musica (la canzone del primo bacio, della prima litigata, del primo anniversario),  ricordi indelebili, fotografie, eventi, film, luoghi (quel bar, quel ristorante, quella volta in treno).  Le coppie che durano sanno prendersi il tempo, ogni tanto, di una passeggiata tra i ricordi, di una dolce camminata nostalgica tra quanto rende quel loro legame speciale, unico, forte anche nelle disgrazie.

Gli esercizi di memoria sono spesso un momento di ricongiungimento e di tenerezza verso la propria storia, commuoversi insieme rende più  forti, così come, proteggendo la propria storia, si costruisce intimità e questa rende più legati del piacere fisico che l’altra persona è in grado di darci.

 

SONO dunque SIAMO

 

Autonomia e Autostima personale. Ecco due ingredienti individuali per un ottimo risultato di coppia. Se all’inizio sembra impossibile poter stare separati, si dimenticano gli amici, gli impegni e si vive quasi solo insieme, con il tempo la coppia ha bisogno di spazi personali da coltivare. Fare tutto e solo insieme non è sempre un toccasana, anzi. Avere, invece,  dei momenti dove ci si ritrova UNO,  è un buon modo per godersi a lungo la magia del DUE.

Avere degli amici che una volta ogni tanto si vedono da soli, una piccola vacanza ogni tanto con le amiche, quel corso di russo che l’altro non sopporta, lo Zumba, le partite a Risiko con i compagni del Liceo. Scoprite voi quali sono i vostri momenti da UNO.  Avrete nuove energie e racconti da portare nella coppia, coltivando delle parti di voi di cui che vi fanno star bene.

Due non è il doppio
ma il contrario di uno,
della sua solitudine.
Due è alleanza,
filo doppio che non è spezzato.

Erri De Luca

Inoltre la coppia dura meglio e in maniera più serena se nutriamo la nostra AUTOSTIMA. Sentirci bene trasforma la coppia in una scelta e non in un vicolo cieco, il legame in una scelta,  “so cavarmela ma insieme sto meglio” e non in un semplice deterrente alla paura che “non mi prenderebbe nessuno”. Non dobbiamo esser “presi” ma amati!

Comunicazione Efficace

Ma alla fine la base è sempre la stessa. Il disagio di una coppia non nasce solo, ma è il frutto della stessa coppia, nasce dalle insoddisfazioni e dalle premesse del noi e spesso in quel disagio trova la soluzione per far comunque mantenere, pur stando male, la coppia. E spesso tutto inizia con un cattivo ascolto.

La capacità di comunicare in modo chiaro ed efficace, ascoltando e dando risposte, con il desiderio di spiegarsi e capire e non solo di avere la meglio, finendo poi con il parlarsi addosso, senza comprendere. couple-241955_1920L’ASCOLTO è la base per una buona comunicazione, si tratta di una competenza emotiva, che può essere allenata e migliorata per rendere più soddisfacenti. Fermarsi ad ascoltare ci permette di capire cosa davvero vogliamo e cosa vuole l’altra parte del nostro noi. Allenare un ascolto attivo, insegna a non giudicare, a sintonizzarsi in maniera empatica sull’altro, a vedere il mondo non solo come lo vorremmo noi. E dopo aver ascoltato? Non sarà male, se necessario, capire quando abbiamo torto e dirlo, riconoscendo i propri errori per evitare di sentirsi sempre e solo dalla parte della ragione, diventando consapevoli che esistono sempre tante ragioni diverse.

Ma non dimentichiamoci che nella coppia sono molti i canali che vengono utilizzati per comunicare. Non solo il parlare insieme e l’ascoltare, ma anche la sessualità diventa un modo per parlare della propria coppia. L’intimità è un lungo discorso a due, che ci racconta come stiamo e come sta la nostra coppia. Il SESSO quindi non è solo il piacere fisico, ma un mondo costruito insieme dove ci si manifesta liberamente in maniera serena. Anche nel discorso amoroso sessuale, l’ascolto dell’altro permette di migliorare la qualità e la soddisfazione di entrambi, in un piacevole dare e ricevere attenzioni.

Pollicino:  Coppie che vogliono durare

L’Orco: Il disinteresse verso l’altro, il tempo che cancella la memoria

L’arma segreta: Dedicarsi alla propria coppia, ascoltando, giocando, ricordando, cambiando

 

Marzia Cikada

She - Her Psicologa, psicoterapeuta, sex counseling, terapia EMDR per il trauma. Incontra persone che vogliono stare meglio, a partire dall'adolescenza. Nel suo spazio ogni persona può sentirsi a casa. Ha creato il progetto Vitamina di Coppia, con la collega Sara De Maria. Riceve online e nei suoi studi di Torino e Torre Pellice.

2 Commenti
  • lalesbicatardiva

    Mi è piaciuto molto il tuo articolo, perché è COMPLETO, affrontando molte delle tematiche che talvolta vengono trascurate. Grazie

    15 Marzo 2017 at 12:09 Rispondi
    • Dott.ssa Marzia Cikada

      Grazie. Mi fa piacere, anche se sono sicura che, a ben guardare, altro da dire ce ne era e come! 🙂

      16 Marzo 2017 at 20:43 Rispondi

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