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COME TI INTERVISTO UN POLLICINO – Francesca Nicassio ci racconta il Mutismo Selettivo - Pollicino era un grande
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COME TI INTERVISTO UN POLLICINO – Francesca Nicassio ci racconta il Mutismo Selettivo

POLLICINO  ama raccontare aspetti particolari della psicologia e farlo con chi di questa materia si occupa in maniera seria e professionale. Inoltre, tanto tempo fa, ricorda di una storia dove c’era una bambina triste che aveva deciso di non parlare più. Oggi quella bimba sapremmo soffrire di Mutismo Selettivo (che scriveremo solo MS) e ci sono persone formate per  aiutare bambine che, come quella della sua storia, non parlano più.

Con chi parliamo oggi? Oggi Pollicino vi racconta del suo incontro con Francesca Nicassio, psicologa-psicoterapeuta, esperta in musicoterapia. Francesca lavora nella zona di Pinerolo – Torino  e, come lei stessa dice, ha una gran fortuna, quella di fare un lavoro che ama profondamente.
 
Ma è anche una persona piena di risorse creative, che sono diventate poi anche risorse professionali, come la sua grande passione per la musica, infatti nel tempo libero suona il blues. Ma non solo,  pedala la sua mountain bike o cammina, con l’accompagnamento musicale della natura.
 
Francesca si è formata e si occupa di musicoterapia, integrando la psicoterapia con la musica. In questo modo, p permette a chi si trova in difficoltà – momentanea o non – e non è in grado di usare il linguaggio per comunicare, di esprimere quello che vive e prova. La musica si presta a rendere la possibilità comunicativa migliore.  Questo blog ha deciso di farle qualche domanda sulle situazioni in cui siano bambini affetti da mutismo selettivo ad arrivare nel suo studio. Anche se di certo, l’utilizzo della musicoterapia vanta molte più possibilità di utilizzo.
 

BENVENUTA Francesca, ci racconti il Mutismo Selettivo?

 

Ciao Marzia e grazie a Pollicino per l’ospitalità!
Il MS è un DISTURBO D’ANSIA che implica difficoltà o impossibilità di parlare in alcuni contesti.
 

Non è un disturbo del linguaggio, in quanto chi ne soffre sa parlare benissimo (anzi, spesso a casa è un chiacchierone!), solo che non ci riesce dappertutto e/o con tutti.

 
L’insorgenza tipica del disturbo è in età prescolare, quando i bambini e le bambine iniziano a frequentare la scuola, che rappresenta il primo vero incontro/confronto con la società. Il blocco della parola può estendersi anche alla mimica facciale ed al movimento corporeo: alcuni di questi bimbi si congelano letteralmente quando sono in un contesto ansiogeno…oppure si muovono in punta dei piedi, rasentando il muro, quasi come se volessero sparire. A volte, purtroppo, non riescono neanche a mangiare o ad andare in bagno.
 

NEL TUO LAVORO METTI INSIEME LA MUSICA E LA PSICOLOGIA. IN CHE MODO LA MUSICOTERAPIA PUÒ ESSERE DI AIUTO IN CASI DI MS?

 
La musicoterapia è l’utilizzo della musica, del suono, del movimento, per favorire l’espressività e l’attivazione di nuovi canali di comunicazione.

Per sua stessa definizione è un approccio prevalentemente non verbale, ma ha una valenza comunicativa e relazionale enorme.
 

Con questi bambini può essere di grande aiuto, perché offre una modalità alternativa di esprimere e raccontare le proprie emozioni.

 
I bambini, in questo modo, possono abbassare i livelli d’ansia.
 

Una foto dello Studio di Musicoterapia di Francesca Nicassio

COSA PUOI SUGGERIRE A DEI GENITORI CHE LEGGONO LE TUE PAROLE E VOGLIONO CAPIRE SE IL /LA LORO BAMBINO/A STA MANIFESTANDO QUESTO DISTURBO?

 
Ai genitori suggerisco di “drizzare le antenne” quando le/gli insegnanti riferiscono loro che il/la loro bimbo/bimba non parla a scuola.
 

Se questa situazione si protrae per più di un mese potrebbe trattarsi di MS.

 
Suggerisco di non ascoltare chi dice loro che è solo timidezza e che il problema si risolverà da solo con il tempo, si rischia di perdere tempo prezioso. Non sempre è necessario cominciare un percorso terapeutico, ma è sempre indispensabile che genitori ed insegnanti collaborino attivamente senza colpevolizzarsi a vicenda.
 
Consiglio inoltre di consultare il sito dell’Associazione Italiana Mutismo Selettivo (www.aimuse.it), dove si possono trovare delle linee guida, una bibliografia, e gli indirizzi dei referenti regionali a cui rivolgersi per ulteriori informazioni, ed eventualmente farsi dare un elenco di nominativi di specialisti che si occupano di MS.
 

DOMANDE DI RITO. IN CHE MODO I BAMBINI CHE PRESENTANO MS POTREBBERO ESSERE SIMILI A POLLICINO?

 
Sono dei bambini che, come Pollicino, si scoprono nella necessità di ritrovare la strada, in quanto si sentono smarriti in un ambiente sconosciuto e percepito come pauroso.
 
Il loro percorso è molto tortuoso, devono scoprire in sé nuove risorse, ed ogni piccola conquista ha un valore inestimabile.
 

CONTRO QUALE ORCO COMBATTE CHI HA IL MS? QUALE ARMA SEGRETA PUÒ AIUTARE IN QUESTI CASI?

 
L’Orco peggiore che ho incontrato da quando lavoro con questi bambini è un’orchessa, e si chiama Ignoranza.
 
L’Ignoranza fa sì che ci si rivolga a questi bambini con frasi poco utili: “se non parli ti do un brutto voto”; “se parli ti compro la bicicletta”; “se non saluti sei un maleducato”.
 
Oppure, minimizzando il problema (“passerà, anch’io alla sua età ero timido”, ecc), ritardando la diagnosi.

Ci sono più armi segrete, che dovrebbero diventare di uso comune: la corretta informazione, la pazienza, la valorizzazione di ogni piccola grande conquista, la fiducia.

 
 

POLLICINO RINGRAZIA FRANcesca per averci raccontato il Mutismo Selettivo e averci dato chiari elementi per orientare meglio i genitori in una possibile diagnosi da approfondire con i professionisti giusti. Come sempre, l’invito è a non minimizzare i sintomi dei piccoli, ma cercare di comprenderli e trasformarli in una nuova possibilità.

 

Avete voglia di saperne di più?
 
Ecco qualche dato che potrebbe aiutare genitori e persone che vogliono saperne di più o vogliono parlare direttamente con la dottoressa Francesca Nicassio:

www.psicomusic.itwww.psicoatelier.it

Marzia Cikada

She - Her Psicologa, psicoterapeuta, sex counseling, terapia EMDR per il trauma. Incontra persone che vogliono stare meglio, a partire dall'adolescenza. Nel suo spazio ogni persona può sentirsi a casa. Ha creato il progetto Vitamina di Coppia, con la collega Sara De Maria. Riceve online e nei suoi studi di Torino e Torre Pellice.

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