Giovani Psicologi Crescono (3 – Tutela della Professione)
Giovani psicologi ogni giorno scelgono di crescere, formarsi, fare sacrifici. Sognano di diventare terapeuti. Molte scuole ( siamo intorno alle 400 riportate dal MIUR in Italia) entro cui sceglierne una, tanti dubbi e fatica. E poi scoprire che altre figure meno preparate, finiscono nelle stesse scuole, formate dai loro stessi formatori magari in meno tempo, meno soldi, meno fatica ma stesso risultato alla fine. E la competizione là fuori nel mondo si fa dura e anche infelice. Cosa significa TUTELA, che valore ha? E’ il vezzo di una categoria professionale sempre con la puzza sotto il naso o una necessità nell’interesse della salute di tutti?

L’insegnamento dell’uso di strumenti e tecniche conoscitive e di intervento riservati alla professione di psicologo a persone estranee alla professione stessa costituisce violazione deontologica grave. Costituisce aggravante avallare con la propria opera professionale attività ingannevoli o abusive concorrendo all’attribuzione di qualifiche, attestati o inducendo a ritenersi autorizzati all’esercizio di attività caratteristiche dello psicologo. Sono specifici della professione di psicologo tutti gli strumenti e le tecniche conoscitive e di intervento relative a processi psichici (relazionali, emotivi, cognitivi, comportamentali) basati sull’applicazione di principi, conoscenze, modelli o costrutti psicologici. È fatto salvo l’insegnamento di tali strumenti e tecniche agli studenti dei corsi di studio universitari in psicologia e ai tirocinanti. È altresì fatto salvo l’insegnamento di conoscenze psicologiche.GP “Però in molte scuole ancora si formano non psicologi, perché?” PM ” Ci sono equilibri difficili da toccare, ma tu puoi scegliere la tua scuola, liberamente, informandoti e poi dando la tua fiducia, il tuo tempo e i tuoi soldi a chi meglio credi. E’ una delle responsabilità del diventare grandi scegliere con consapevolezza.” GP “Già. Resta la mia tristezza però, mi sento poco protetta così. A far tutto da sola.” PM ” Per fortuna qualcosa si muove anche dal punto di vista delle leggi, sai?” GP” Cioè?” PM” Proprio in questo freddo dicembre, un decreto sulla Salute firmato dal Ministro Lorenzin è stato approvato proprio per contrastare l’abusivismo delle professioni sanitarie e la psicologia è ora inclusa a tutti gli effetti in queste ultime. Sarai un pò meno sola ma non significa che dovrai fare molta attenzione. Sai, la tua responsabilità non è solo quella di scegliere una Scuola che ti rappresenti anche eticamente” GP “No?” PM (sorride) “No. Sarai una professionista. Tutela non significa solo tutelare il tuo lavoro, ma se guardi bene, c’è qualcun’altro il cui benessere sarà anche tuo compito salvaguardare. Hai capito a chi mi riferisco?” GP “……………aspetta che ci penso. Si. Ho capito. Le persone che incontrerò nel mio lavoro” PM ” Proprio loro. L’obiettivo del tuo lavoro sarà sostenere, affiancare, appoggiare e prospettare altre

MORALE: Ogni psicologo deve aver ben chiaro cosa significhi tutelare non solo il suo operato ma quello di tutta la categoria e, in maniera indiretta ma determinata, il benessere delle persone che in un momento di bisogno possono finire con l’affidarsi a personaggi non sempre debitamente formati e competenti. Non si tratta, quindi, solo di una rigida cura dei confini professionali, ma di una questione di salvaguardia della salute pubblica e del diritto alla salute. Informazione, vigilanza, osservazione del mondo e dei suoi movimenti, tutti questi aspetti devono coniugarsi, con chiarezza, al rispetto delle diversità qualora ben definite per competenze e preparazione.Specialmente ora, dicembre 2013, dopo che il DDL Lorenzin ha confermato il passaggio della psicologia come professione sanitaria, quindi afferente al Ministero della Salute.
Pingback: Quando il Lupo siamo noi! Salviamo l’Infanzia di Cappuccetto. | Pollicino Era un Grande