Social Distance – Serie Tv – Netflix
Social Distance è la storia del mondo isolato ma a portata di click
Di certo è uno dei primi prodotti a raccontare le relazioni umane nel mondo creato in questo 2020 dal lockdown per il covid19. Una serie TV, 8 episodi, 8 storie diverse con attori diversi, per mettere in scena la paura, le relazioni, i cambiamenti che il genere umano ha dovuto mettere in atto per adattarsi alla situazione mondiale.
L’ha creata Jenji Kohan (già autrice di Orange is the New Black) con Tara Herrmann e Black McCormick e la possiamo vedere su Netflix.
Lo spazio raccontato è quello dei mesi di isolamento della primavera 2020, quando per limitare la pandemia in corso, le famiglie, le coppie, le persone si sono chiuse in casa, il lavoro è diventato smart, molte attività si sono bloccate. Ogni episodio (breve) è una storia che racconta una esperienza, un particolare, qualcosa che ha a che vedere con il coronavirus, certo, ma più direttamente ha a che vedere con l’essere umano.
La tecnologia diventa un sottofondo, che rende possibile restare in contatto, non solo visivamente ma emotivamente, che permette di tenere in piedi un unico lungo filo che gita intorno a tutta l’umanità.
Un senso di sospeso che ancora molte persone continuano a vivere.
Ogni episodio racconta la separazione fisica con il suo dolore, la sua frustrazione, la sofferenza di non poter sentire l’altro, ma trova il suo modo di dare spazio all’umanità che è in ogni storia.
Social Distance racconta le storie di tutti i giorni in tempi di lockdown.
Dal funerale virtuale, dove le solite scaramucce tra parenti trovano un accordo emotivo grazie alla dignità e alle affettuose parole del compagno del padre morto, alla coppia omosessuale che cerca di dare nuova verve alla loro vita sessuale per poi capire che il distanziamento sociale in alcuni casi è meglio, dal dolore di chi è solo nell’affrontare l’isolamento, alla mamma che cerca di restare in contatto webcam con la figlia piccola – necessariamente sola in casa mentre lei lavora come badante, tra vicini, marachelle e stress di tutti. Si racconta di isolamento e di tentativi di mantenere una normale vita di relazione, come l’adolescente che comunica tra chat e video messaggi, giocando ai videogiochi e pensando alle dance challenge navigando a vista nei naturali tumulti dell’età.
Sono molti i tipi di famiglia e di situazione sociale che vengono messi in luce da questa piccola serie TV
Viene raccontata anche la storia di una famiglia dove è presente una persona (la mamma) malata di covid con tutto lo stress e la paura del padre che cerca di preservare la normalità per proteggere il loro bambino. Come la storia della dottoressa che sente di dover tornare in ospedale nonostante il marito non voglia.
Come è possibile spiegare ad un bambino cosa è il contagio? Come spiegare il dolore della social distance quando è distanza da chi amiamo?
La serie si chiude con un episodio che punta lo sguardo accorato sulla morte di George Floyd da cui ha preso voce il movimento #blacklivesmatter (BLM) che ha aggiunto rabbia e dolore, laddove la situazione era già delicata. Un punto di vista che cerca di mettere insieme convinzioni e generazioni diverse ma che si scontra contro un muro.
Una finestra su questo momento storico che è anche una finestra sull’animo umano, sulla psicologia di chi soffre la paura e l’isolamento cercando di cavarsela come riesce. Dove la distanza peggiore è sempre quella emotiva.
Alla fine la protagonista è l’umanità, la voglia di adattarsi e di avere il proprio spazio nel mondo, dove la vita emotiva di tutti è resa più complicata da virus e pandemia ma cerca di rispondere ai suoi bisogni come riesce.
L’amore getta un ponte tra due sponde. La distanza rimane.
Heinrich Wiesner
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Non siamo ancora usciti dalle conseguenze emotive dell’isolamento che il contagio si fa più forte. In questa cornice, Pollicino si fa portavoce dell’impegno professionale per diminuire la sofferenza psicologica e vi ricorda del gruppo di psicologhe e psicologi #miprendocura che ha realizzato un piccolo e-book scaricabile gratuitamente sul tema isolamento, quarantena, paura degli avvenimenti – ancora – in corso. Un modo per mettersi in contatto con se stess* e capire come rispondere alle proprie emozioni quando sono troppo forti.
Potete scaricarlo qui – SCARICARE “Cosa ci è successo?”
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