Giovani Psicologi Crescono (3 – Tutela della Professione)
Giovani psicologi ogni giorno scelgono di crescere, formarsi, fare sacrifici. Sognano di diventare terapeuti. Molte scuole ( siamo intorno alle 400 riportate dal MIUR in Italia) entro cui sceglierne una, tanti dubbi e fatica. E poi scoprire che altre figure meno preparate, finiscono nelle stesse scuole, formate dai loro stessi formatori magari in meno tempo, meno soldi, meno fatica ma stesso risultato alla fine. E la competizione là fuori nel mondo si fa dura e anche infelice. Cosa significa TUTELA, che valore ha? E’ il vezzo di una categoria professionale sempre con la puzza sotto il naso o una necessità nell’interesse della salute di tutti?
Giovane Psicologa “Non ho ancora capito che scuola voglio frequentare”
Psico Madrina ” Posso aiutarti?”
GP “Probabile. Che poi non eviteresti mai di dire la tua, no?”
PM “Dire la mia, certo, ma bada che poi la scelta, quella è tutta roba tua. Cosa vuoi sapere?”
GP “Ho un dubbio.”
PM ( ridendo) ” Uno solo? Sei più incosciente di quello che credevo. Buttalo fuori e vediamo se possiamo trasformarlo in qualcosa di meglio”
GP “Ci sono delle scuole che mi piacciono, scuole serie, didatti preparati. Ma ho visto che alcune di queste formano anche figure non laureate in psicologia.”
PM “Quindi?”
GP ” Quindi? Mi parlavi tu di serietà e tutela della professione. Ci sono regole per questo giusto?”
PM “Sì, mi fa piacere che te ne ricordi.”
GP ” Si ma mi ripeteresti com’è che c’è scritto nel Codice?”
PM ” Lo faccio, ma mi piacerebbe vederti un poco più in forma sul codice. Comunque, si tratta dell’Articolo 21, un articolo molto discusso, cambiato solo poco tempo fa in questo modo, ascolta bene :
L’insegnamento dell’uso di strumenti e tecniche conoscitive e di intervento riservati alla professione di psicologo a persone estranee alla professione stessa costituisce violazione deontologica grave. Costituisce aggravante avallare con la propria opera professionale attività ingannevoli o abusive concorrendo all’attribuzione di qualifiche, attestati o inducendo a ritenersi autorizzati all’esercizio di attività caratteristiche dello psicologo. Sono specifici della professione di psicologo tutti gli strumenti e le tecniche conoscitive e di intervento relative a processi psichici (relazionali, emotivi, cognitivi, comportamentali) basati sull’applicazione di principi, conoscenze, modelli o costrutti psicologici. È fatto salvo l’insegnamento di tali strumenti e tecniche agli studenti dei corsi di studio universitari in psicologia e ai tirocinanti. È altresì fatto salvo l’insegnamento di conoscenze psicologiche.GP “Però in molte scuole ancora si formano non psicologi, perché?” PM ” Ci sono equilibri difficili da toccare, ma tu puoi scegliere la tua scuola, liberamente, informandoti e poi dando la tua fiducia, il tuo tempo e i tuoi soldi a chi meglio credi. E’ una delle responsabilità del diventare grandi scegliere con consapevolezza.” GP “Già. Resta la mia tristezza però, mi sento poco protetta così. A far tutto da sola.” PM ” Per fortuna qualcosa si muove anche dal punto di vista delle leggi, sai?” GP” Cioè?” PM” Proprio in questo freddo dicembre, un decreto sulla Salute firmato dal Ministro Lorenzin è stato approvato proprio per contrastare l’abusivismo delle professioni sanitarie e la psicologia è ora inclusa a tutti gli effetti in queste ultime. Sarai un pò meno sola ma non significa che dovrai fare molta attenzione. Sai, la tua responsabilità non è solo quella di scegliere una Scuola che ti rappresenti anche eticamente” GP “No?” PM (sorride) “No. Sarai una professionista. Tutela non significa solo tutelare il tuo lavoro, ma se guardi bene, c’è qualcun’altro il cui benessere sarà anche tuo compito salvaguardare. Hai capito a chi mi riferisco?” GP “……………aspetta che ci penso. Si. Ho capito. Le persone che incontrerò nel mio lavoro” PM ” Proprio loro. L’obiettivo del tuo lavoro sarà sostenere, affiancare, appoggiare e prospettare altre possibilità a tante persone, tutelare la loro salute mentale è anche un tuo compito e tu puoi farlo lavorando con serietà e continuità sulla tua professione e informando, facendo in modo che non sia più così facile per professioni che non ne abbiano le competenze, mettere le mani sulla vita, la fiducia e il benessere di queste persone.” GP ” Come pensi che potrei mai fare tutto questo io?” PM ” Restando allerta, collaborando con i colleghi per creare una cultura nuova della Psicologia, promuovendo la tua figura professionale in modo che se ne comprenda la validità, informandoti sullo stato di leggi, norme e tutto quel mondo anche politico che gira intorno a questa professione. E’ un impegno da grandi, che può dare grandi soddisfazioni sul lungo periodo e se la comunità dei tuoi colleghi saprà essere unita almeno contro gli attacchi che vengono da fuori.” GP “Quindi Tutela per lo psicologo non è solo tutelare che non si insegni quanto ci appartiene come professione ad altre pseudofigure, non solo fare attenzione a tutte le figure senza albo, ma anche proteggere ed informare sulle nostre competenze, facendo noi la differenza.Creando noi il nostro valore.” PM ” E….” GP ” …e facendo attenzione a quello che succede nel mondo, nella politica della professione, nei bandi e nelle leggi. “ PM “Bene. Proprio così. Sei pronta?” GP (sospira) “Sembra tutto molto difficile. Ma credo di non avere altra scelta se voglio essere una psicologa futura responsabile e capace”. PM “Ben detto! Ora continua a studiare se proprio vuoi scegliere una scuola di specializzazione” GP ” Ma tu dici che troverò mai lavoro?” PM ” Ne abbiamo già parlato di altre possibilità…. ma se vuoi ne parliamo ora…” GP ” Facciamo la prossima volta?” PM “Facciamo la prossima volta.”
MORALE: Ogni psicologo deve aver ben chiaro cosa significhi tutelare non solo il suo operato ma quello di tutta la categoria e, in maniera indiretta ma determinata, il benessere delle persone che in un momento di bisogno possono finire con l’affidarsi a personaggi non sempre debitamente formati e competenti. Non si tratta, quindi, solo di una rigida cura dei confini professionali, ma di una questione di salvaguardia della salute pubblica e del diritto alla salute. Informazione, vigilanza, osservazione del mondo e dei suoi movimenti, tutti questi aspetti devono coniugarsi, con chiarezza, al rispetto delle diversità qualora ben definite per competenze e preparazione.Specialmente ora, dicembre 2013, dopo che il DDL Lorenzin ha confermato il passaggio della psicologia come professione sanitaria, quindi afferente al Ministero della Salute.
Pingback: Quando il Lupo siamo noi! Salviamo l’Infanzia di Cappuccetto. | Pollicino Era un Grande