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Prima che siano 9 mesi. Adolescenti e Gravidanza Precoce.. - Pollicino era un grande
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Prima che siano 9 mesi. Adolescenti e Gravidanza Precoce..

Un ragazzo diventa adulto tre anni prima di quando i suoi genitori pensano accada, e circa due anni dopo quando egli pensa sia accaduto. Lewis Blaine Hershey

 

Si può essere genitore ed adolescente nello stesso tempo? Sono situazioni della vita compatibili?

 

La responsabilità, la necessità di stabilità come possono andare a pari passo con il desiderio di conquista, di scoperta, di esplorazione tipico dell’età adolescente, per sua natura instabile e confusa? Partendo da questa domanda, complessa, si vuole provare a ritagliare qualche riflessione su un fenomeno presente e in parte sommerso. Sono, infatti, molte le gravidanze che avvengono precocemente, spesso dopo i primi rapporti, all’interno di rapporti immaturi come chi li sta vivendo, con tutta una serie di complicazioni legate al come dirlo a casa, al cosa decidere, al come vivere i cambiamenti che in ogni caso una gravidanza comporta per la madre e il possibile padre.

 

In adolescenza si vive talvolta con incoscienza la scoperta della sessualità, la “prima volta” diventa un momento da bruciare in fretta, non sempre secondo i propri tempi ma seguendo quelli dettati dal gruppo, non sempre nella piena consapevolezza di cosa significhi, altre volte all’idea di verginità viene dato un valore assoluto, facendo ruotare intorno a questo ( lo faccio o non lo faccio?) gran parte della propria vita e dei propri pensieri.

In molte famiglie, l’arrivo in età adolescenziale dei figli crea disagio, se i ragazzi erano “facili” da educare prima con l’arrivo degli ormoni, della crescita, dei peli e del sesso diventa tutto più complicato, si vorrebbe ma non si riesce, a volte si nega “la mia bambina non ci pensa ancora”, procrastinando un momento nella propria testa che forse si sta già vivendo.

L’assenza di una buona educazione sessuale, la presenza di una cattiva educazione, i dubbi che naturalmente i ragazzi vivono su cosa sia per loro la sessualità, sono tutti elementi che possono avvicinare una gravidanza non desiderata. Anche solo per scarsa conoscenza del metodo contraccettivo adatto. Moltissimi ragazzi usano il coito interrotto, mentre non utilizzano la pillola, a volte le madri non accompagnano le figlie ad una prima visita medica presso un ginecologo, lasciando che quanto riguardi la salute sessuale (e non solo) delle ragazze sia lasciata senza attenzione. Ora che basta avere un amico maggiorenne per avere la pillola del giorno dopo, (farmaco contraccettivo di emergenza che funziona se assunto entro 3 giorni dal rapporto a rischio bloccando l’ovulazione e da non confondere con la RU486 farmaco abortivo che si basa sull’uso dello steroide mifepristone e ha il fine di attivare un  aborto chimico nei primi due mesi di gravidanza), non sarebbe meglio rifare il punto ed educare anche alla sessualità? Anche perchè molti giovani la ritengono un metodo contraccettivo alla stregua degli altri, mentre presenta caratteristiche diverse  ed è ritenuto da molti farmacisti non senza pericolo per la salute, specie se si utilizza con costanza.

 

Negli Stati Uniti si sta cercando di arginare quello che rappresenta sempre di più un Anti-teenage_pregnancy_IIIvero e proprio allarme sociale, tanto da aver dato alla luce, scusate il gioco di parole, nel 2009 un reality televisivo “SIXTEEN and PREGNANT” per affrontare/informare sul tema, raccontando le storie di queste ragazze giovanissime e mamme, seguendole nei loro mesi di gravidanza fino alla nascita del piccolo.

 

In Europa, in Gran Bretagna, paese con il più alto tasso di mamme adolescenti in Europa, si sta realizzando un programma ad hoc per le mamme con meno di 19 anni”Family Nurse Partnership“.  E da noi? Anche nel nostro paese capita che molte adolescenti si trovino a dover gestire una gravidanza non desiderata in età precoce. Sebbene, da una ricerca di Save The Children del 2011 risultava che comunque le mamme under 18 in Italia non fossero molte, mostrandosi come un paese dove questo fenomeno è poco sentito, il fenomeno esiste. In tale ricerca, si confermava che i ragazzi non sono preparatissimi sulla contraccezione, usano poco la pillola mentre sono utilizzatori del coito interrotto e del preservativo,  e si definiva  l’età del primo rapporto intorno ai 17, mentre una ricerca dello scorso anno spostava verso i 14 anni l’asticella dell’età. Con tutto quello che comportano quegli anni di differenza.

 

Inoltre, sembrerebbe più facile la presenza di gravidanze tra le minori in situazioni socio-economiche di difficoltà. Ma riflettiamoci. Un giovane che non viene spinto a sognare senza grandi aspettative di vita, senza un progetto, con poca educazione sul mondo e sul suo corpo, trasforma la sua vita in quello che riesce. Ha il suo corpo, il sesso è ancora un linguaggio che illude di potere mentre, a non saperlo usare, può finire con il creare disagio e in alcuni casi si potrebbe finire con il vivere una gravidanza, molto spesso trasferendo sul nascituro una speranza di vita che non si ha. Senza contare che dove esiste molta povertà è possibile che ci sia anche violenza e questa potrebbe trasformare la scoperta della sessualità nella storia di un abuso.

Invece, una buona educazione, questa sì sarebbe bello fosse precoce, accompagna  i ragazzi a capire che, diventare genitori, è un momento da vivere in una fase di maturità, una scelta di gioia in un momento specifico della vita che da giovanissimi,  potrebbe essere un limite al raggiungimento di determinati obiettivi. La buona Comunicazione con i genitori e il mondo degli adulti in genere insieme ad una buona serenità, commisurata alle possibilità dell’età, allontanano la gravidanza  indesiderata, risultando sempre un ottimo contraccettivo.

 

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RISCHI POSSIBILI NELLE GIOVANISSIME MAMME…

 

13Essere una giovane mamma rappresenta un trauma. Anche se l’adolescente avrà tutto il conforto e il sostegno di cui ha bisogno, la sua vita si trasformerà fortemente con dei possibili rischi a cui sarà bene fare attenzione. Il corpo adolescente, di per sé in movimento verso la maturità, carico di cambiamenti che non si conoscono ancora bene, scopre anche la gravidanza con le sue nausee e i suoi dolori, si scontra con le varie visite mediche, tutti elementi che insieme possono creare disagio per la mamma. Perchè, inoltre, la gravidanza in età giovane, pone anche una serie di delicatezze dal punto di vista ginecologico, che vanno seguite attentamente.

Essere madre pone di fronte ad una enorme fatica che aumenta in adolescenza, perchè non si è ancora completamente separati dalla propria famiglia, in molti casi non lo si è affatto, e bisogna costruire una ulteriore nuova identità, quella di madre. Questo potrebbe mettere in atto modalità ambivalenti nelle future o neo mamme. Meccanismi di distanziamento emotivo e di negazione della nuova condizione di mamme, che rendono più difficile creare quel mondo di empatia e scambio necessari alla coppia mamma-bambino per creare un buon rapporto, per mettersi in contatto con i bisogni del piccolo.

 

Socialmente, molte vengono abbandonate dal gruppo dei pari, i genitori non sempre sono in grado di essere di supporto, capita si debba  lasciare la scuola, e un ruolo importante lo detiene anche il padre del bambino, spesso un ragazzino anche lui, non sempre in grado di affrontare la conseguenza del loro rapporto e con, alle sue spalle, a sua volta una famiglia che si vedrà necessariamente, vista la minore età, coinvolta e non sempre disponibile. Per le giovani coppie la scoperta della gravidanza diventa un momento di forte stress. Cosa fare? Restare insieme, coinvolgere le famiglie, diventare genitori, far finta di niente, nascondere tutto, lasciarsi, minacciare, creare una famiglia, lasciare la scuola per un lavoro, sono tantissime le questioni da affrontare e le emozioni contrastanti. Una fatica dolorosa fonte di stress che potrebbe creare situazioni si pesante disagio, depressione.

 

Tempo. Scegliere è fondamentale, specie se si fosse orientati per una interruzione volontaria di gravidanza. Saper scegliere è importante e chiedere aiuto per questi ragazzi dovrebbe essere facile, trovando personale accogliente e capace di aiutarli a fare chiarezza e poi, a coinvolgere nei giusti modi le famiglie.

 

E LE RISORSE DELLE GIOVANI MAMME

 

12.jpgNon tutte le gravidanze precoci portano con loro delle storie tristi. Molte ragazze trovano il modo e le risorse per trasformare qualcosa a cui, molto facilmente, non si era pensato, in una vita piacevole e ricca di meraviglia. Questo passerà attraverso il concordare opportunità per il futuro, capire se esiste una coppia con il compagno/padre del bambino e lavorare di conseguenza, costruire il sostegno nella famiglia di origine, avere degli amici, avere delle risorse e dei servizi adatti nel proprio contesto. Se si parla molto di mamme, è anche vero che ci sono giovani padri che prendono sul serio la novità e accettano davvero di fare il papà, riuscendo a trasformare in maniera responsabile il loro essere giovani genitori.

 

La reazione e il modo di agire e accogliere della FAMIGLIA è certamente importante per la ragazza e il suo bambino. Una buona comunicazione, non sentirsi isolate e sole aiuterà poi ad accettare e vivere il piacevole della nuova condizione. Il tutto sostenendo il bambino, che proprio nei suoi primi anni vive un momento fondamentale di crescita fisica e psicologica, necessitando di tutta l’accoglienza che la comunità ( genitori-famiglia- servizi della comunità) sarà in grado di offrirgli come benvenuto. La miglior cosa sarà comunque permettere a questi ragazzi di maturare, senza crescere ancora più in fretta per diventare adulti subito. Chiaramente con le loro limitazioni, potranno comunque essere genitori sufficientemente buoni con il giusto appoggio e il bambino potrà crescere bene se i genitori potranno a loro volta avere l’occasione di crescere al giusto tempo.

Senza dimenticare una buona educazione alla Contraccezione almeno dopo! Perchè non vi sia un secondo bimbo a breve.

 

COME IL CINEMA VEDE LE MAMME ADOLESCENTI

 
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Il film “17 ragazze” è la storia di un gruppo di amiche che in un piccolo centro della Bretagna, trova nella loro amicizia la forza di affrontare il mondo lontano degli adulti. Quando una di loro, Camille, rimane incinta decidono che lo saranno tutte. Per loro essere madri insieme diventa motivo di libertà insieme, di indipendenza dalle famiglie. Secondo le loro stesse parile il bambino sarà, finalmente, “qualcuno che mi amerà per sempre e incondizionatamente”. Un sogno che trova nel bambino la famiglia che non si è mai riusciti ad avere, la possibilità di ascolto e comprensione che manca a queste ragazze. Nel film, essere incinte insieme significa scoprirsi, essere libere e sempre insieme, non ci sono quasi affatto i padri, a cui si chiede solo di diventare il mezzo e la loro unione al femminile sembrerebbe il collante per far andare tutto bene. Eppure affiorano presto i dubbi, i malesseri, i lunghi silenzi delle ragazze che si trovano coinvolte in qualcosa di grande, da dove ognuna di loro dovrà trovare il modo di uscirne adulta.

 

Le registe, sorelle, Delphine e Muriel Coulin, raccontano con molta delicatezza questa storia tratta da un fatto davvero accaduto nel 2008 in Massachusetts, disegnando un racconto dove la provocazione diventa motivo di riflessione per tutta la comunità.  Viene dipinto un mondo dove gli adulti sono quelli che sembrano avere più paura e le ragazze suscitano tenerezza, per questa ricerca di una soluzione alla sofferenza di crescere, cercata forse in qualcosa di più grande di loro.

 

juno

 

Il regista Jason Reitman, invece, ci porta  in un clima a tratti irreale e con una ottima colonna sonora, per raccontarci la storia di Juno (2007), l’attrice Ellen Page,  una particolare e sveglia ragazzina liceale di 16 anni, che rimane incinta alla sua prima volta e decide di dare in adozione il suo bambino. La pancia cresce mentre cresce Juno, divisa tra il mondo adolescente e gli adulti, spesso quasi più confusi e immaturi di lei.

Presa dal dover scegliere su cosa fare, pensa prima all’aborto ma poi decide che non potendo essere madre, per la giovane età, vuole dare a quel bambino una famiglia e sceglie di darlo in adozione ad una perfetta coppia borghese che mostrerà presto la poca stabilità davanti alla responsabilità reale di diventare genitori, con le trasformazioni del caso.

 

Juno offre l’immagine di una giovane donna fresca e molto intelligente con tutta la tenerezza della confusione del trovarsi alle prese con il diventare grandi e affrontare le emozioni che si provano nella gravidanza.

 

Accanto dei genitori estremamente presenti e di sostegno, che riescono a vedere il lato brillante della notizia, che imparano a giocare con la gravidanza di Juno senza mai lasciarla sola, accompagnando le sue scelte, in maniera presente pur nella naturale preoccupazione e sorpresa.


Pollicino: Neo Baby genitori

L’Orco: La fretta di crescere e la poca conoscenza del proprio corpo

L’arma segreta: La possibilità di non maturare ancora più in fretta del necessario

 

Marzia Cikada

She - Her Psicologa, psicoterapeuta, sex counseling, terapia EMDR per il trauma. Incontra persone che vogliono stare meglio, a partire dall'adolescenza. Nel suo spazio ogni persona può sentirsi a casa. Ha creato il progetto Vitamina di Coppia, con la collega Sara De Maria. Riceve online e nei suoi studi di Torino e Torre Pellice.

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