Autostima Fantastica e dove Trovarla (2^ episodio)- Incontrando i Ragazzi
L’adolescenza…è il periodo che più lascia tracce nella nostra personalità. I dolori, le vittorie, le delusioni, le piccole grandi conquiste […] tutte quelle emozioni vissute né con l’inconsapevolezza del bimbo e né con la rassegnazione dell’anziano – quelle ci hanno formato, plasmato, reso le persone che siamo oggi. Dovremmo dare più importanza agli adolescenti, più valore, più rispetto. Sono loro le farfalle che riempiranno di colore il cielo del nostro futuro. Pensiamoci.
Anton Valigt
[IL PRESENTE POST RAPPRESENTA LA SECONDA E ULTIMA PARTE DELLA SINTESI DI UN INTERVENTO SVOLTOSI A PINEROLO IL 03/05/2017 DAVANTI A CLASSI DALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E DEL “LICEO PORPORATO”. LA MIA È STATA UNA PICCOLA PRESENZA IN UN EVENTO BEN PIÙ GRANDE, ORGANIZZATO DAI RAGAZZI DEL LICEO ALLE PRESE CON TRE GIORNATE DI INTERVENTI GESTITI E COORDINATI DA LORO CON IL SOSTEGNO DEGLI INSEGNANTI. NEL MIO PICCOLO, HO PARLATO DI AUTOSTIMA, TEMA SU CUI POI, GLI STUDENTI PIÙ GRANDI, HANNO LAVORATO IN AUTONOMIA CON I RAGAZZI PIÙ PICCOLI]
Come possiamo vivere buone relazioni se non crediamo in noi stessi? Intorno a questa domanda sono moltissimi i dubbi, le credenze, i bisogni che muovono i pensieri dei ragazzi e, in alcuni casi, anche quelli degli adulti. Se proprio io per primo non ritengo di valere, come potrò costruire una relazione sufficientemente buona? E non si parla solo di AMORE ma di ogni tipo di legame, amicale, lavorativo, familiare che rivesta un ruolo importante per la persona.
Che la propria immagine di sé, che la propria autostima abbiano un ruolo non lo mette in discussione quasi nessuno. Perché si impara in fretta che nessuno sarà in grado di farti completamente del bene se non si crede di meritarlo, o potrà far vedere una qualità se non vogliamo guardarla. Ma le cose cambiano nel negativo, perché seppure potremmo avere molteplici competenze e risorse, se non siano in grado di dargli voce, l’incontro con una persona molto sicura di sé, anche in maniera esagerata e distruttiva, potrebbe diventare un problema, potrebbe rendere ancora più fragile la persona già delicata e indifesa.
Per questo è bene imparare a volersi bene, per capire quali sono i propri punti di debolezza ed evitare che diventino il nostro dolore più grande, che sia possibile ferirci entrando da lì nella parte più fragile di noi, disseminando ulteriori dubbi, certezze di inferiorità, immagini errate di noi stessi.
L’incontro tra persone con Autostima diversa può portare a risultati diversi.
Quando ci si innamora solitamente è tutto bello e non si fa caso a tante cose. Specie se sono le prime esperienze. Ma anche nel primo innamoramento possono esserci dei tranelli, ancor più pericolosi se pensiamo che la prima esperienza affettivo-sessuale ha un peso non da poco su quelle che seguiranno. Ecco allora che bisogna far attenzione alle persone che ci circondano.
Molto spesso, siamo attratti da quanto è diverso da noi. Se siamo timidi, la persona forte e anche un po’ accentratrice avrà, molto probabilmente, un suo fascino. Ma cosa accade quando persone con autostima diversa si incontrano? Le variabili sono molte e non è scontato un risultato invece che un altro, ma potrebbero definirsi tre situazioni diverse tra loro.
Situazione positiva.
Le due persone si possono aiutare reciprocamente!! Chi è chiuso impara ad avere confidenza e sicurezza in se stesso, chi è estroverso,impara ad apprezzare i piccoli silenzi, l’umiltà che non urla, la capacità di riflettere, non correre, non dover farsi per forza notare. Sono casi positivi, in cui le due persone imparano a migliorarsi insieme, sono di stimolo alla crescita e cercano di apprendere in equilibrio reciproco. Magari la persona insicura imparerà ad apprezzarsi e a osare di più, mentre i bollenti spiriti dell’altra diventeranno una pacata sicurezza in se stessi, senza eccessi. Benissimo.
Ma non sempre va così bene.
Può capitare che, una persona apparentemente sicura di sé, diventi manipolativa con l’altra, ritenuta più fragile, giochi con le sue insicurezze per legarla, fino a creare un rapporto di dipendenza da cui diventa sempre più difficile liberarsi. Sebbene, a ben guardare, l’ostentata sicurezza nasconda comunque un problema di autostima anche nella persona che si sente un dio, il problema viene più sentito da chi si ritrova ad elemosinare attenzioni ed amore, pensando sempre di non meritarlo e che se la relazione resiste, lo si deve solo al buon cuore della persona che si ha accanto. Non è vero, purtroppo è la scarsa autostima che viene usata come leva per tenere agganciata la persona con poche, pochissime, attenzioni. Ma l’amore non va mai elemosinato. In questi casi un lavoro per aumentare la propria autostima, farà in modo di sentire il proprio valore e allontanarsi dalla persona, probabilmente troppo narcisista per creare una relazione sana, che si aveva accanto.
In molti casi, quando una parte della coppia ha l’autostima alta e l’altra molto bassa, è possibile influenzare negativamente il pensiero dell’altro. Si innescano giochi di potere, gelosie soffocanti, movimenti dolorosi che si cristallizzano nella relazione e non fanno crescere ma fanno star male. Per questo è bene cercare di capire il tipo di relazione che si vive e nel caso, farsi aiutare per interromperla. Se la persona con cui si divide la propria coppia ci denigra, fa solo battute sulla nostra apparenza fisica, sul nostro carattere, magari dice spesso che “se mi lasci non troverai mai nessuno” ecco, è il momento di andare via.
Perché chi ama, in maniera sana, vorrebbe che la bellezza e il valore della persona cara fosse palese a tutto il mondo e farà in modo che questa si senta importante e mai, ma proprio mai, senza importanza.
Il Futuro inizia da Piccoli
La sensazione di VALERE, di avere un POSTO nel mondo inizia con le prime relazioni, con chi si prende cura del bambino. La FIDUCIA in se stessi inizia dalle prime conquiste che si fanno da piccoli e poi cresce, passo dopo passo. Anche se non possiamo parlare subito proprio di autostima, il modo in cui l’adulto si prende cura del piccolo gli trasmette le radici della sua Autostima.
Camminare, esplorare, cadere, giocare, entrare in contatto con altri bambini, sentirsi speciali, sentire di poter provare, sentirsi protetti anche nelle sfide, sono tutti compiti che arricchiscono e rinforzano l’immagine che i bambini possono avere di loro stessi. In questo percorso alla crescita, stimolare la curiosità è fondamentale per dare modo ai piccoli di sperimentare, e perché si sentano di farlo in piena serenità, è bene che si sentano sicuri nei loro legami più importanti di attaccamento, con gli adulti che da subito si sono presi cura di loro, le madri, i padri o figure di cura che li hanno cresciuti.
A coltivare la nostra Autostima si inizia in Famiglia
Ma arrivare a capire come comportarsi nelle relazioni ha bisogno di tempo e di continuo allenamento. Il luogo migliore per iniziare? La FAMIGLIA. Infatti, nelle famiglie dove si è accettati per quello che si è e dove c’è spazio per il confronto è più facile coltivare una buona Autostima. Imparare da subito che si vale in quanto individuo è fondamentale. Nelle famiglia equilibrate è possibile mettersi alla prova, sbagliare, apprendere ogni giorno qualcosa su se stessi, mentre diventa difficile coltivare una buona autostima quando:
- I genitori sono TROPPO protettivi e ansiosi che per paura del mondo nascondono sotto una campana di vetro i figli
- I figli hanno la missione di realizzare i sogni dei genitori e di non seguire le proprie aspirazioni liberamente
- I genitori sono repressivi e rigidi, lasciando i ragazzi senza libertà di movimento ed espressione di se stessi
- I genitori sono disimpegnati e non si interessano ai figli, genitori spesso ancora con modalità di vita adolescente che non riescono a stare vicino ai ragazzi in maniera adulta, restando un punto di riferimento (in questi casi può capitare che sia il figlio a prendersi cura dell’adulto rinunciando a se stesso)
Questi sono solo alcuni dei tipi di famiglia che finiscono con il limitare il senso di auto-efficacia e sicurezza di un figlio, con le complicazioni che questo significa da tanti punti di vista, dall’avere fiducia nella propria capacità cognitiva come nella possibilità di essere amati e amabili.
Per fortuna, con le famiglie si può lavorare su molti aspetti e, insieme, è possibile fare in modo di cambiare le cose.
Imparare a discutere tra genitori e figli è un buon modo per allenare l’autostima. Se è bene che ci siano sempre delle REGOLE familiari, è anche importante che gli Adulti ascoltino ed imparino a conoscere il mondo dei figli man mano che crescono. Avere opinioni diverse non significa non volersi più bene, così come, fare un errore non significa essere sbagliati ma aver sbagliato. Ma se coltiviamo una buona autostima sin da piccoli, è molto meglio. Certamente questo dipende molto una serie di fattori legati alla crescita. L’Autostima nasce con noi e si forma anno dopo anno.
Di che sesso è l’autostima?
Ricerche degli ultimi anni ci danno modo di comprendere che la CULTURA influenza la possibilità di crescere più facilmente con una buona autostima. Ancora oggi la differenza tra Maschi e Femmine si fa sentire, crescendo come “naturalmente” in gamba gli uni e “fragili” e meno intelligenti le altre. Anche se le LEGGI e NORME sembrerebbero dirci che uomini e donne sono uguali, sul LAVORO e non solo, le donne fanno ancora fatica ad sentirsi riconosciute e spesso sono le prime ad avere poca FIDUCIA nelle loro qualità.
Per le ragazze sembrerebbe ancora scontato potersi sentire realizzate solo se madri e mogli, sembrerebbe necessario che manifestino alcune caratteristiche specifiche ( di cura, comprensione, accettazione della loro inferiorità e…) e che facciano loro lo stereotipo che le vuole felici in cucina e non su un camion. Così spesso, anche realizzare il desiderio di guidare una moto, fare studi scientifici, avere modi poco “da femmina” diventa una lotta con se stesse e poi con il mondo per poter definire e accettare il proprio modo di essere.
Non meno complicato il mondo maschile, dove l’idea che gli uomini non piangono, sono rudi e forti, sempre pronti a dare prova della loro mascolinità e del loro valore, è sempre più uno scoglio contro cui si infrangono molti giovani uomini, e non solo, che invece sarebbero ben felici di dare modo di mettere in campo tutt’altre qualità o anche far vedere i molti aspetti dell’essere uomo con sfumature e arricchimenti.
Adolescenza il momento delicato per eccellenza?
Certamente, in tutto questo, gli occhi di tutti sono spesso puntati sugli adolescenti. Stanno crescendo, imparano chi sono, chi amano, come vogliono diventare, che sogni coltivare, come farsi valere.
Certamente un momento delicato per l’AUTOSTIMA, che deve adattarsi ai cambiamenti, sperimentarsi per capire verso dove spingersi. Tra ORMONI e RELAZIONI nuove i ragazzi fanno i conti con cosa sono e cosa vogliono diventare.
Sono le relazioni con gli altri a fare la differenza. Quando si diventa ADOLESCENTI il rapporto con gli altri diventa centrale. Si viene feriti con facilità e l’AUTOSTIMA è una compagna di viaggio necessaria.
Imparare l’Autonomia e a diventare INDIPENDENTI, prepararsi al salto nella vita adulta, significa conoscere le proprie risorse e aspettative per il futuro, ma anche saper gestire la PAURA.
Perché la paura è normale, il pericolo è quando ci blocca e non fa andare avanti. Se c’è un problema, chi ha una buona autostima sentirà di meritarsi di trovare una soluzione. In questo caso, sarà possibile superare la vergogna e l’imbarazzo per chiedere aiuto alle persone giuste e risolvere le situazioni difficili. Chi invece ha avuto problemi con la famiglia, relazioni che hanno minato la propria immagine come adeguata, per tutte queste persone che devono ancora capire quanto sono fantastiche gli adulti hanno la responsabilità e il dovere di essere di aiuto, genitori, adulti di riferimento, amici, insegnanti e professionisti hanno molto che possono fare per offrire una vita piena a tante future persone adulte.
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